DeepDream

DeepDream | |
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Nome Inglese | DeepDream |
Sigla | |
Anno Di Creazione | 2015-06-18 |
Versione Corrente | |
URL | https://research.google/blog/inceptionism-going-deeper-into-neural-networks/ |
Pubblicazione | Inceptionism: Going Deeper into Neural Networks |
URL Pubblicazione | https://research.google/blog/inceptionism-going-deeper-into-neural-networks/ |
Nel 2015, Alexander Mordvintsev, sviluppatore di Google, ha pubblicato un blog post contenente la descrizione di quello che diventò uno dei più interessanti e singolari esperimenti fatti con le reti neurali. Essendo anche un un'artista interattivo, aveva un particolare sensibilità nell'utilizzare algoritmi e modelli in un modo non convenzionale e creativo.
Il ricercatore utilizza una tipica rete neurale convoluzionale pre-addestrata per la classificazione di immagini, come ResNet, VGG16, o GoogLeNet, per capire quali sono le caratteristiche salienti che una rete convoluzionale "cattura" a ogni livello della sua architettura di deep-learning.
Dettaglio dell'implementazione

Come è noto, dopo l'addestramento di una rete convoluzionale per la classificazione di immagini, i suoi primi layer estraggono le informazioni sui pattern più semplici, come spigoli e linee; i layer intermedi trattano forme più elaborate, come foglie, o ruote, e gli strati finali o più "profondi" si attivano rispetto a intere "interpretazioni", come un'edificio, o una pianta.
L'algoritmo di Deep Dream, scelto un layer, e data un'immagine di input, vede le mappe di attivazione (feature maps) nei layer d'interesse, e poi cambia iterativamente l'immagine di input per massimizzare queste attivazioni. In questo modo il modello di classificazione viene effettivamente utilizzato come un "generatore".
Per studiare con precisione la realizzazione dell'algoritmo, sono state considerate tre implementazioni:
- l'implementazione originale in Caffè
- un'implementazione in Pytorch piuttosto recente e ben scritta
- implementazione ufficiale in Tensorflow
La "gradient ascent"

La particolarità di questo metodo consiste nell utilizzare il metodo dei gradienti non per aggiornare i pesi del modello, che rimangono fissi, ma per aggiornare l'immagine "evidenziando" le caratteristiche che vengono riconosciute da uno o più layer scelti fra quelli che compongono l'archietttura.
Durante l'addestramento della rete si è utilizzata la discesa del gradiente per aggiornare i valori dei coefficienti del modello, calcolati rispetto alla funzione di perdita, in modo da andare nella direzione di minimizzarla.
In Deep Dream invece si calcolano i gradienti dell'immagine rispetto all'attivazione. Questo significa che, per ogni iterazione dell'algoritmo:
- si calcola la funzione obiettivo come la media (per esempio MSE ma anche L2) delle attivazioni di uno specifico layer. Nelle implementazioni studiate si prende sempre la media di tutti i filtri (anche chiamati canali) di uno specifico layer: se un layer convoluzionale ha 64 filtri, produrrà 64 feature maps, una per ciascun filtro (queste feature maps sono i "canali" di quel layer). O spesso gli autori delle implementazioni selezionate scelgono le attivazioni dell'output ReLU dei layer considerati.
- si calcola il gradiente dei pixel dell'immagine rispetto a questa funzione obiettivo: questa derivata parziale dice quanto la funzione obiettivo crescerà al cambiamento dei pixel specifici
- viene effettuato uno smoothing sui gradienti ottenuti, che poi vengono aggiunti all'immagine originale iterativamente, scalandoli con il coefficiente di learning rate, intensificando in questo modo i pattern che attivano la rete neurale in quei layer. Questa tecnica viene chiamata "gradient ascent" o ascesa del gradiente.
Data augmentation e processamento frattale dell'immagine

Tutte le implementazioni viste contemplano l'utilizzo di uno "shift" randomico sui due assi ad ogni iterazione, questo permette all'algoritmo di lavorare anche sui bordi delle immagini e aggiunge varietà alle immagini generate a ogni iterazione.
Importante è il processing di tipo frattale, o "per ottave", nel quale l'immagine sottocampionata e portata alla dimensione dell'immagine originale, per poi essere progressivamente ingrandita: in questo modo i pattern si visualizzano su svariate scale, in modo "frattale".
Una cosa molto interessante menzionata nel blog post originale, è che le immagini che emergono, pur focalizzando l'algoritmo sugli stessi layer, dipendono dal contenuto originale dell'immagine.
Bibliografia
Inceptionism: Going Deeper into Neural Networks
DeepDream - a code example for visualizing Neural Networks
Visualizing and Understanding Convolutional Networks
Visualizing what ConvNets learn (CS231)